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L’olio extravergine d’oliva moltiplica i benefici del pomodoro

Tutti conosciamo le qualità straordinarie del pomodoro e i benefici che questo alimento apporta al nostro organismo. news-fbInsieme ai frutti e vegetali di colore rosso, il pomodoro è in grado di potenziare la vista e di aumentare le difese immunitarie dell’organismo.
Inoltre è ricco di licopene, un potente antiossidante che contrasta naturalmente l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. Ma il pomodoro è soprattutto ricco di carotenoidi, dei preziosi pigmenti vegetali che stimolano la produzione di vitamina A nel nostro organismo e che proprio per questo dovrebbero essere presenti ogni giorno in una dieta sana ed equilibrata.
Purtroppo però non basta semplicemente mangiare ogni giorno frutta e verdura di colore rosso. Infatti la disponibilità e l’assorbimento di questi preziosi pigmenti dipende essenzialmente dal lavoro del nostro intestino.

Cosa fare dunque essere certi di assicurare al nostro organismo la giusta quantità di carotenoidi? Consumare maggiori quantità di olio extra vergine d’oliva. Una ricerca dell’Università del Massachusetts ha dimostrato infatti che l’olio extra vergine di oliva è in grado di moltiplicare, da quattro a cinque volte, la capacità del nostro corpo di assorbire i carotenoidi del pomodoro.

Attraverso un tratto gastrointestinale simulato (GIT) i ricercatori hanno verificato la biodisponibilità dei carotenoidi assunti tal quali, quindi crudi in insalata, oppure cotti. I valori erano rispettivamente di 8,18 e 11,85.Se però il pomodoro viene semplicemente condito, a crudo con olio extra vergine di oliva, la biobisponibilità aumenta a 32,3.In caso di cottura di pomodoro con olio extra vergine di oliva il valore di biodisponibilità è il massimo, 55,7.

 

Fonte teatronaturale.it 

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Cosa cambia dal 1° luglio 2016?

postFinalmente è stato compiuto un importante passo in avanti per la tutela dell’olio extravergine d’oliva italiano. Grazie infatti al decreto 103/2016 del Ministero delle politiche agricole, fortemente sostenuto da Coldiretti, dal 1 luglio 2016 sarà illegale mettere sulle bottiglie simboli che richiamino l’italianità se il prodotto non è stato ottenuto da olive coltivate su territorio nazionale. Un decreto che si aspettava da tempo e che tutela da una parte i consumatori, ai quali si dà la possibilità di scegliere consapevolmente, e dall’altra tutte le aziende che investono ogni giorno risorse ed energie nel Made in Italy certificato, tracciato e garantito.

I produttori che riporteranno “segni, figure o illustrazioni che possono evocare un’origine geografica diversa da quella indicata in etichetta” verranno sanzionati.

Per la prima volta viene sanzionato il Country sounding ovvero il fatto che sulla confezione vengano posti segni che richiamano un’origine geografica diversa da quella indicata in etichetta.

Non possiamo non essere soddisfatti di un atto legislativo che pone le basi per un consumo consapevole.

#leggeresempreletichetta

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Cosa serve per acquistare un olio di qualità? La Matematica.

reprovados_matemticaSecondo l’ultimo rapporto Unaprol “Olio extra vergine di oliva italiano e consumatore mondiale“ elaborato da Ixè, il 54% degli acquirenti di olio extra vergine d’oliva all’estero è puntualmente ingannato dalla presenza della bandiera italiana sull’etichetta del prodotto.
In pratica 1 consumatore su due, non leggendo attentamente l’etichetta del prodotto che acquista, associa la bandiera italiana alla provenienza dell’olio, subendo una vera e propria frode commerciale.
Non solo. Nel corso del 2015 le frodi nel settore degli olii e dei grassi sono quadruplicate, con un incremento record del valore totale dei sequestri del 278% rispetto all’anno precedente.

Come difendersi dunque dai soliti furbetti ed essere certi di acquistare un prodotto di qualità?

Oltre ai buoni propositi legati all’esigenza di realizzare delle etichette “narranti” più facilmente leggibili, decifrabili dai consumatori e da affiancare alle cosiddette etichette legali, come sostiene la Fondazione Slow Food, una soluzione sicuramente più scientifica e meno soggetta ad interpretazione, ci viene fornita dalla matematica.

Uno studio pilota del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze sulla tracciabilità GEOEVO (geolocalizzazione dell’eolio extravergine d’oliva) dell’olio extravergine d’oliva, sta sviluppando un algoritmo matematico in grado svelare il vero luogo d’origine dell’olio extravergine d’oliva.

Grazie a questo algoritmo sarà possibile verificare la provenienza di un campione d’olio in funzione delle sue componenti geochimiche. Ogni territorio, infatti, presenta delle caratteristiche mineralogiche ben definite e conosciute ai ricercatori; tra queste assumono particolare rilevanza gli elementi chimici presenti nell’ambiente e biodisponibili nel suolo. Attraverso una serie di analisi su campioni di olio e di suolo, sarà individuata la concentrazione e la natura degli elementi in traccia nell’olio e nei suoli per costruire un database e un modello matematico in grado di predire – con ragionevole certezza – da quale territorio proviene un determinato olio.
In questo modo il consumatore avrà la certezza della provenienza dell’olio che acquista e sarà quindi decisamente più semplice difendersi dalle frodi.

Augurandoci che la teoria diventi presto realtà, per il momento non possiamo che difenderci in un unico modo contro le frodi alimentare: LEGGERE ATTENTAMENTE L’ETICHETTA.

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Olio Extra vergine d’Oliva 100% Italiano simbolo della Settimana della Prevenzione Oncologica

Dal 13 al 21 Marzo si celebra la XV Edizione della Settimana della Prevenzione Oncologica, istituita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Quest’anno la campagna, che vede come testimonial l’artista Anna Tatangelo, ha come obiettivo informare e sensibilizzare la popolazione in generale – e in particolare le giovani generazioni, sul ruolo fondamentale che la sana alimentazione ed un corretto stile di vita hanno nella prevenzione dei Tumori. Indiscusso principe della dieta mediterranea, l’Olio extra vergine d’oliva 100% italiano, diventa simbolo ed espressione della Settimana per la Prevenzione.

Secondo recenti proiezioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dello UK Health Forum presentate al Congresso Europeo sull’Obesità ECO 2015 di Praga dello scorso Maggio 2015, in Italia, un bambino su 10 con meno di 5 anni risulta obeso, molto spesso a causa dello stile di vita dei genitori. Purtroppo un bambino obeso, sarà un adulto malato. E’ quindi fondamentale educare i più giovani e sensibilizzarli su quanto sia fondamentale condurre una vita regolare e mangiare bene. Per questo la LILT-  Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – è impegnata, con il MIUR, nelle scuole con progetti di educazione ai corretti stili di vita e alla sana alimentazione.

Oggi più che mai, è importante sapersi nutrire con una dieta ricca di frutta fresca, di verdura e povera di grassi, qual è la Dieta Mediterranea, come sempre “regina della prevenzione”. Non a caso, infatti, nel 2010 è stata riconosciuta dall’ UNESCO “patrimonio immateriale dell’umanità” e la LILT, con la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, ne condivide e ne celebra l’eccellenza e i valori. Il tutto, avuto particolare riguardo all’elemento principe della dieta mediterranea, nonché simbolo della SNPO: l’olio extra vergine di oliva. Anticamente definito “oro verde”, è oggi più che mai “prezioso” per le sue qualità protettive nei confronti dei vari tipi di tumore, grazie alle sue indiscusse caratteristiche nutrizionali ed organolettiche.

 

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#SalviamoilNostroOlio

Gentili Clienti,

diamo seguito alla notizia apparsa in queste ore relativa alla decisione dell’Europarlamento di approvare l’accordo per l’importazione di una quota aggiuntiva molto importante di olio tunisino senza alcun dazio, comunicando che tale scelta politica non cambierà in nessun modo l’attuale criterio di selezione ed approvvigionamento aziendale; da sempre incentrato alla ricerca solo delle migliori qualità di prodotto.

Riteniamo questa decisione un’ulteriore rischio in materia di truffe ai consumatori oltre che un “colpo basso” inferto al già sofferente settore della produzione olivicola italiana.

Per tale ragione, l’Olearia Clemente così come fatto fino ad ora, continuerà a non effettuare nessun acquisto di questa tipologia di prodotto.

L’occasione è gradita per salutare cordialmente.

Michele Clemente

#SalviamoilNostroOlio

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